Il leasing strumentale è una delle soluzioni più utilizzate dalle aziende per dotarsi di beni produttivi senza immobilizzare grandi capitali. Ma in cosa consiste esattamente, come funziona e quali vantaggi offre rispetto all’acquisto diretto?
Cos’è il leasing strumentale
Il leasing strumentale è un contratto attraverso il quale un’impresa può utilizzare un bene (macchinari, attrezzature, tecnologie) dietro a fronte del pagamento di un canone periodico, mantenendo la possibilità di acquistarlo alla fine del contratto ad un prezzo prestabilito (valore di riscatto).
A chi è rivolto
È pensato principalmente per:
- PMI e grandi imprese
- Professionisti con partita IVA
Come funziona
- Scelta del bene: l’impresa individua il bene strumentale necessario (es. apparecchiature medicali, macchinari agricoli, etc.).
- Richiesta di leasing: si presenta la richiesta all’ente finanziatore o all’agenzia di leasing.
- Approvazione e contratto: se l’operazione è approvata, il bene viene acquistato dalla società di leasing e concesso in uso all’impresa.
- Pagamenti: l’azienda inizia a pagare i canoni periodici, deducibili fiscalmente.
- Fine contratto: l’azienda può riscattare il bene, restituirlo o rinnovare il leasing.
Vantaggi
- Fiscali: i canoni sono interamente deducibili (nel rispetto dei limiti previsti dalla normativa).
- Finanziari: nessun impatto immediato sulla liquidità aziendale.
- Tecnologici: possibilità di avere sempre attrezzature aggiornate.
Il leasing strumentale è una scelta strategica per tutte le imprese che vogliono crescere investendo in tecnologia e attrezzature senza pesare troppo sulla liquidità. Valutarne l’adozione, anche in combinazione con agevolazioni come la Nuova Sabatini, può rappresentare un vantaggio competitivo concreto.